Gli occhi sono grandi e di forma
allungata. Il viso della dea è incorniciato dai capelli divisi in
ciocche ondulate e raccolti dietro la nuca. Sul capo è posta una triplice
corona di fiori coperta dal velo rigonfio che doveva scendere
originariamente fin dietro le spalle. Ai lati della testa sono
rappresentate due vittorie alate di cui si conserva quasi per
intero quella di sinistra. Fra la vittoria ed il collo della divinità è
posto, quale riempitivo, un fiore a quattro petali che richiama nella
forma i più piccoli fiori di cui si compone la corona. L'analisi stilistica ed iconografica suggeriscono una datazione della scultura alla prima metà del II secolo d.C. Dopo un accurato restauro, da aprile 2009 la testa è esposta nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps.
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Gli occhi sono grandi e di forma
allungata. Il viso della dea è incorniciato dai capelli divisi in
ciocche ondulate e raccolti dietro la nuca. Sul capo è posta una triplice
corona di fiori coperta dal velo rigonfio che doveva scendere
originariamente fin dietro le spalle. Ai lati della testa sono
rappresentate due vittorie alate di cui si conserva quasi per
intero quella di sinistra. Fra la vittoria ed il collo della divinità è
posto, quale riempitivo, un fiore a quattro petali che richiama nella
forma i più piccoli fiori di cui si compone la corona. L'analisi stilistica ed iconografica suggeriscono una datazione della scultura alla prima metà del II secolo d.C. Dopo un accurato restauro, da aprile 2009 la testa è esposta nel Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps.
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