L’ambiente, di forma quadrangolare, risulta modificato da interventi avvenuti in antico. Un arco, profondamente restaurato in epoca moderna, quindi completamente privo di intonaco, attraversa l’intero ambiente in senso est-ovest. Nella parete est è presente un accesso, oggi interrato, che doveva condurre a ulteriori ambienti non scavati. L’insieme della decorazione di questo ambiente ripropone nuovamente un repertorio delle tematiche a marcata caratterizzazione dionisiaca, non più tramite la rappresentazione di figure umane ma evocata da oggetti rituali del culto. Sembra infatti, di poter riconoscere all'interno delle riquadrature mediane, delle rappresentazioni, in colori ormai molto tenui, di contenitori votivi e strumenti musicali legati ai cortei dioniasiaci. Nelle pareti est e sud campeggia la figura di un timpano – un tamburello con frange –
poggiato ad un tirso – un bastone decorato con edera e
terminante con una pigna. Il timpano e il tirso erano attributi caratteristici delle Menadi
che accompagnavano il dio Dioniso. |
Superato
l’arco della parete nord si incontra ad una distanza molto ravvicinata
un architrave, parzialmente restaurato in epoca moderna. Lo spazio di
risulta tra l’arco e l’architrave è riccamente decorato: sulla parete
appare un unico riquadro definito da una sottile fascia bruna con al
centro un timpano di colore giallo. Nella parte superiore rimane un solo
riquadro definito da una fascia rossa nel quale sono rappresentati
sottili rami rossi con foglioline verdi. Due aperture conducono ad altrettanti ambienti: uno occupato
dalla scala al villino e l’altro, un lungo corridoio dalle pareti ricoperte di intonaco bianco, è tagliato trasversalmente da fondazioni moderne.
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